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Cos’è l’insulina e cosa c’entra con glicemia e diabete?

Si sente spesso parlare di insulina e di glicemia. Ma cos’è l’insulina e cosa c’entra con il controllo della glicemia e con il diabete?
Oggi vorrei fare un po’ di chiarezza sull’argomento. Al giorno d’oggi ci sono tante persone con il diabete. Chi di voi non ne conosce almeno una? Ma ne esistono diversi tipi e non sempre, quando se ne sente parlare, è chiaro a quale si fa riferimento.
Vi assicuro che sul mio blog, quando parlo di diabete senza specificarne il tipo, significa che le informazioni che vi ho fornito servono in linea generale per ogni tipo di diabete! Non voglio complicarvi la vita…
E ora vediamo, nel modo più semplice possibile, un po’ di informazioni che mi sembrano interessanti.

Prima però vi racconto una storia vera, successa a casa mia…

In generale non è facile spiegare queste cose in modo chiaro, ma con i bambini è ancora più difficile. I miei figli mi hanno vista fin da piccoli misurare la glicemia e fare le iniezioni di insulina. Un giorno uno dei due, a due anni più o meno, mi guarda con aria sospetta e mi chiede:

– “Mamma, cosa stai facendo?”

– “Sto misurando la glicemia, tesoro… “- Gli rispondo con un sorriso rassicurante – “E dopo faccio una punturina. Perchè la Mamma non “digerisce” bene quando fa la pappa…”

– “Ah, ho capito: misuri la glice-tua?”

Cos’è l’insulina?

L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che serve a far abbassare la quantità di glucosio nel sangue. Il glucosio, infatti, è una fonte di energia indispensabile per il nostro organismo, ma non deve essere presente in eccesso. Quando mangiamo e nel sangue si riversa il glucosio (potete cliccare qui per capire meglio come mai succede questo), esso viene trasportato all’interno delle cellule che ne hanno bisogno. E’ proprio l’insulina ad occuparsi di questo trasporto, facendo da ponte. Senza l’insulina il glucosio non potrebbe entrare nelle cellule. Ma non basta che ci sia l’insulina perché tutto funzioni… Vediamo perché.

Cos’è il diabete di tipo 2?

E’ la forma di diabete più frequente. Viene chiamato spesso diabete senile (in Italia ne soffre circa il 5% della popolazione sopra ai 40 anni), ma oggi colpisce sempre più anche giovani e bambini. I principali responsabili sono sovrappeso e scorrette abitudini alimentari che stanno prendendo sempre più spazio nella vita di tutti. E’ davvero importante scegliere con attenzione cosa si mangia ogni giorno, perchè il controllo della glicemia aiuta a prevenire il diabete di tipo 2. Quando si mangiano troppi alimenti ricchi di zuccheri semplici o di farine raffinate, le cellule del pancreas producono molta insulina. Se questo processo si ripete troppo a lungo nel tempo, le cellule del nostro organismo perdono la loro sensibilità all’azione dell’insulina (insulino-resistenza).

Ecco perché prima vi ho detto che non basta che ci sia l’insulina perchè tutto funzioni!

Allora succede che il livello di zuccheri nel sangue non riesce ad abbassarsi in tempi normali, ma resta alto per lungo tempo (iperglicemia). Il pancreas tenderà a rilasciare nel sangue sempre più insulina per contrastare questo fenomeno (da un’analisi del sangue risulterà uno stato di iperinsulinemia). A lungo andare, le cellule del pancreas non riusciranno più a produrre tutta l’insulina necessaria per tentare di tenere entro i valori soglia la glicemia. Diventeranno parzialmente inattive: questo è l’inizio del diabete di tipo 2.

Questo tipo di diabete può essere reversibile e mitigato in modo importante anche attraverso un’alimentazione più attenta, come quella che vi propongo su questo blog. Non richiede generalmente introduzione di insulina esogena (iniezioni prima dei pasti).

Sapreste dire se sono preferibili i prodotti della prima o della seconda fotografia?

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Che cos’è il diabete gestazionale?

Durante la gravidanza il cambiamento degli equilibri ormonali aumentano fisiologicamente il fenomeno dell’insulino-resistenza, per favorire la nutrizione del feto con il glucosio materno. Può succedere, in soggetti predisposti, che il pancreas non riesca a sostenere l’aumento di produzione di insulina richiesta dalle cellule.

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Questo processo si manifesta generalmente nella seconda metà della gravidanza e le sue caratteristiche sono del tutto paragonabili a quelle del diabete di tipo 2. Tale forma di diabete tende comunque a risolversi in modo naturale al termine della gestazione. Durante la gravidanza è molto importante seguire un regime dietetico rigoroso, per gestire al meglio la glicemia e far crescere bene il bambino. Le donne che hanno avuto il diabete gestazionale hanno statisticamente più probabilità di sviluppare il diabete 2 in età più avanzata. E’ quindi importante mantenere buone abitudini a tavola anche dopo il parto a scopo preventivo.

Che cos’è il diabete di tipo 1?

Il diabete di tipo 1, che interessa circa 200.000 persone in Italia (tra le quali ci sono anche io!), non trova la sua origine da abitudini alimentari scorrette. Dipende invece da fenomeni di autoimmunità, dovuti a predisposizione genetica o all’esposizione ad alcune infezioni virali. Nel diabete 1 si assiste alla distruzione graduale di un tipo di cellule del pancreas (cellule beta) che hanno il compito di produrre l’insulina. Il sistema immunitario le riconosce come estranee e dannose (anche se fanno parte del proprio corpo) e le attacca, fino a distruggerle tutte.
Alcuni studi, che tuttavia non hanno mai trovato una dimostrazione scientifica supportata da dati statisticamente significativi, parlano anche della caseina (una proteina presente nel latte) come responsabile del diabete 1. Solo nei soggetti predisposti geneticamente al diabete di tipo I sembra che se frammenti di caseina finiscono accidentalmente nel sangue, il sistema immunitario intervenga subito per eliminare questa sostanza considerata estranea al sangue stesso. Il problema è che la caseina è quasi identica ad alcune proteine che si trovano sulle cellule beta del pancreas. Questo fa sì che il sistema immunitario, in particolari situazioni, possa iniziare ad attaccare anche le cellule del pancreas che producono insulina, innescando il processo di autoimmunità.
Per il diabete di tipo 1, detto insulino-dipendente, non esiste al momento una terapia che possa “guarirlo” e obbliga chi ne è colpito ad assumere insulina (tramite delle micro-iniezioni a livello sottocutaneo) prima dei pasti per tutta la vita.

Come si può tenere sotto controllo la glicemia?

Qualsiasi sia la forma di diabete, scegliere di mangiare in un certo modo conta molto. Le ricette del mio blog aiutano davvero tanto a ridurre i picchi di glicemia e l’eventuale fabbisogno giornaliero di insulina, consentendo quindi un miglior controllo sia delle iperglicemie (più pericolose a lungo termine) che delle ipoglicemie (più pericolose nell’immediato).

Parola della Cuoca Insolita, che ha il diabete 1!
In più in ogni ricetta c’è la tabella nutrizionale, che aiuta molto a conoscere la quantità di carboidrati (e non solo…).

Buon appetito!

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